Nell’immagine che  rimanda il vetro della carrozza
in direzione Battistini
sudicio,
sotto un garbuglio di mani
ora distanti, leggo la storia dei miei sentimenti e
di quelli degli altri.

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

ci siamo procurati mali così a fondo, in passato, che leggere cose sue per un’altra mi dà speranza per tutti e due.

per iniziare da capo, pensando che, se gli aerei li costruisci, magari pure ti piaceranno come mezzo locomotorio, devo guardare da un’altra parte, dove, se non ce la sentiamo d’investire nel mercato lento dei sentimenti, puoi sempre raccontarmi delle tue estati in paese. io lo so che il pensiero martellante di dover essere altrove condiziona tutte le mie manifestazioni d’affetto, da sempre, e per questo, per non asserragliarti nel mio gabbiotto d’insofferenza e unghie masticate,  parto ( vagoni pieni di gente di chiesa), due volte in quattro giorni, per raggiungere un appartamento di un metro quadro, interamente occupato da un divano letto che s’impone unico spazio vitale, in una città in cui pago 5 euro uno yogurt da mangiare in piedi davanti al consiglio di stato, mentre tiziana piange a dirotto sul mio montgomery nuovo.

non mi ha spaventato niente, se non che tra poco è natale.

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

Sul Formicoso, quando il sole e la luna insieme, ad un pollice dalla mia testa, disorientano i cani pastori, 

 in un momento, dopo due secoli, mi pare d’averti dimenticato. 

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento


sento urlare il mio nome in una piazza che trabocca di facce irregolari. all’una e ventisei della stessa notte, francesco mi manda un sms che pare una richiesta d’aiuto. qualche mese fa, nello stesso soul club che cinque anni prima frizzava le zanzare di una morte disonesta, parlavo con una persona del tempo in cui siamo stati insieme, lontani, a farci le telefonate in cui si arricchiscono le compagnie telefoniche di cui dicono i cantautori degli anni zero, abituati com’eravamo ad occupare letti singoli in case sovraffollate di coppie e gente con i valori. sviluppo insieme a te progetti tricotici, che poi sono gli unici che possiamo permetterci e non solo per ragioni di economia. domenica pomeriggio, guardo in podcast la cerimonia di laurea di jonas, che è a boston, scrivendogli !GO CELTICS! sulla chat di skype, pescando arachidi da un bicchiere della nutella, con lo stomaco che s’avvita quando penso che questo posto, oltre ad avermi garantito la sopravvivenza ai primi due anni di università a casa dei miei genitori, mi ha consegnato un paio di cose di valore, che ho perduto con destrezza o che comunque se ne sono andate (la velleità da globetrotter resiste, invece). in un sabato sera ad avellino, guardo una cosa vecchissima dei monty phyton, mentre traccio con cura percorsi che mi permettano di monitorare, nel mese d’agosto, le duecento pale eoliche installate in irpinia ( piano di fattibilità allegato in pdf. ai richiedenti via mail).

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

http://www.youtube.com/watch?v=9aJZ4xh73GE

vorrei vivere in un film di wes anderson

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

 

tu, liquida e ossuta

( cit.)

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

lo dico qui,

perché non avrei voglia comunque di missive private.

ti sei ritrasferito lungo l’aniene, perché la teoria dell’espiazione di cui spesso ti riempivo la testa è la tua gabbia,

e allora, perché t’ho voluto bene, ti preferisco nello sforzo di liberartene, mentre tieni la mano a una sconosciuta in chissà quale buco dell’ex jugoslavia,

pagina che, sei mesi fa, gelò il profilo d’un’estate torrida e ora mi pare il più naturale dei gesti, per uno che prova a fuggire se stesso.

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

teoria quantitativa della moneta;

le campane suonano a morte.

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento